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Lasciar essere Amore

A chi chieda cosa sia Amore, si risponda che l’unica cosa di cui si può esser certi è che non è Amore tutto ciò che può esser interrogato. Amore è sempre un’eccedenza che si manifesta nel non detto. Va lasciato essere, Amore.

Lasciar essere Amore
Francesco de Chirico, Del Pittore

Amore, quale la sua essenza?

Il rapporto dell’Io con l’Altro può sussistere in virtù di uno spazio, un nulla che si frappone. È in questa dimensione terza che si dà l’incontro, che non è mai confondimento e fusione, è piuttosto una prossimità di anime. Amore non è da interrogare: nel pieno della sua coloritura lo si scorge solo quando lo si lascia essere. Amore non è da ricercare nel suo fondamento, è da contemplare nella sua manifestazione, un fuori che non ha una radice nascosta. Nel suo darsi non può essere razionalmente delineato.

È tutto lì, dispiegato nell’essere che gli fa da palco scenico, talvolta può annidarsi dietro le quinte, ma mai può essere portato in luce da uno sforzo. È comunque lì, in seno all’accadere della vita che scorre nell’orizzonte dei fatti. Va lasciato essere, Amore. A chi chieda cosa sia Amore, si risponda che l’unica cosa di cui si può esser certi è che non è Amore tutto ciò che può esser interrogato, in quanto l’interrogazione presuppone una risposta razionalmente comprensibile e consona alla domanda.

Ma Amore è sempre un’eccedenza, che appena viene delineata cessa di esistere nel pieno del suo essere pura libertà e alterità. Alterità che non è l’Altro, Alterità che risiede piuttosto in quell’indicibile che alberga e sostiene gli essenti. Essere incondizionatamente, manifestandosi senza pretesa di definizione è Amore. Amore è già tutto fuori, in un continuo dispiegamento, alimentato dall’esserci degli essenti, che a loro volta da esso traggono la loro esistenza. Amore è un Nulla che permette il dispiegamento di un Tutto. Lasciar essere Amore ne favorisce il respiro, ogni Altro si dispiega in quell’orizzonte di spazialità che gli permette di inalare il soffio vitale ed espandere a sufficienza i propri polmoni.

L’Io per mantenersi in vita inala il sospiro dell’Altro, così in un gioco di continui scambi e mai di pieno confondimento. Senza spazio d’azione, che è proprio quel Nulla che si frappone tra me e l’Altro, Amore non potrà respirare e soffocherà.


L’Amore come necessità
L’Amore è necessità. Nulla vi è finché non sorge il Tutto. Questo Tutto viaggia sotto le vesti dell’Amore. Niente è dato sapere circa il percorso e le pause, le risorse e gli inciampi, le aurore e le notti, l’io e l’altro.
Margherita Pisoni ha scritto questo articolo in risposta a "L'Amore come necessità" di Gaia Bertotti