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Un esame di stato del 2050 analizza il venticinquesimo anniversario di una tempesta solare che ha compromesso irreversibilmente la tecnologia wireless. La società, in questo vicino futuro, si è riorganizzata attorno a nuovi modi di connettersi: è l’inizio dell’Epoca Post-Carrington.

Ministero dell'Istruzione e NON del Merito

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE 2050


TIPOLOGIA C - RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÀ

PROPOSTA C1

VENTICINQUESIMO ANNIVERSARIO DEL SECONDO EVENTO DI CARRINGTON

Il Secondo Evento di Carrington fu la tempesta geomagnetica più potente provocata dalla nostra stella da quando nell'800 sono iniziate le misurazioni. Si verificò il 21 giugno 2025 e provocò il malfunzionamento permanente dell'intera tecnologia delle reti mobili e, in generale, wireless. Unico antecedente di questo fenomeno fu, per l'appunto, il Primo Evento di Carrington, avvenuto il 1° settembre 1859 che, nonostante la portata ridotta rispetto al Secondo, rese inutilizzabile per 6 giorni la poca tecnologia presente all'epoca: il telegrafo. Questo fenomeno ha avuto un impatto incredibile nella nostra società, tanto da essere chiamata da alcuni "Epoca Post-Carrington".


Il 21 giugno 2025 il mondo ha vissuto una giornata destinata a cambiare per sempre il corso della nostra storia. Un’enorme tempesta geomagnetica, partita dalla nostra stella, il Sole, ha investito la Terra con un’intensità mai registrata prima. Il "Secondo Evento di Carrington", ha causato il collasso permanente dell’intera tecnologia satellitare e Wi-Fi, proiettando il pianeta in una condizione che molti hanno iniziato a definire come “Epoca Post-Carrington”.

Per comprendere la grande trasformazione che abbiamo subito è utile descrivere l'epoca Pre-Carrington, ovvero il periodo di tempo che va dalla fine degli anni '90 al 2025. In poco meno di 35 anni la nostra civiltà aveva raggiunto livelli di interconnessione incredibili. Chiunque poteva collegarsi in qualunque momento e da qualunque luogo alla rete Internet. Bastava avere uno smartphone e si poteva chattare con i propri contatti, fare ricerche in rete e accedere ai servizi online. Lo si poteva fare dal lavoro, da scuola, mentre si aspettava l'autobus alla fermata come anche mentre si era al bar.

Questa iperconnessione, data per lo più dalla tecnologia delle reti mobili, ha portato, quasi paradossalmente, a un isolamento sociale maggiore. La maggior parte delle persone, tendenzialmente, faceva più fatica a relazionarsi in situazioni di presenza fisica, come i pranzi, gli aperitivi, ma anche il lavoro in sede o le lezioni e le ricreazioni a scuola.

I precedenti luoghi di socializzazione come le piazze, i circoli e altri centri di aggregazione erano stati sostituiti dai social e, in generale, da luoghi virtuali in cui ognuno poteva relazionarsi con la propria rete, comodamente da casa o comunque dal luogo in cui si trovava già.

Il 2025 è stato un anno spartiacque; nel tardo pomeriggio del 21 giugno una incredibile aurora boreale divenne visibile da quasi tutto il pianeta. A causa della tempesta elettromagnetica ci fu un blackout generale che durò tre giorni e moltissime persone morirono a causa di ciò. Alcune stime dicono addirittura che per ogni secondo senza energia elettrica, morissero più di trenta persone.

Ma il cambiamento più drastico si innescò dopo quei primi tre giorni. Il 24 giugno si riuscì a far ripartire la corrente elettrica ma l'intera tecnologia wireless, ovvero tutta quella tecnologia che si serviva di onde per trasmettere i dati, non ripartì mai più. Tecnici e scienziati dissero dal principio, anche se come sempre con qualche voce fuori dal coro, che le radiazioni solari avevano sovraccaricato il nucleo ferroso del nostro pianeta al punto da renderlo un enorme magnete interferente di tipo 1.

Da quel momento in poi, tutto ciò che richiedeva una connessione si riadattò al cavo. Come sempre, le transizioni tecniche e tecnologiche producono cambiamenti sociali e, nello specifico, questa transizione violenta portò enormi e repentini cambiamenti. Di fatto non fu una vera e propria transizione, ma uno stacco netto.

Ci vollero ben due anni affinché i mercati arrivassero a coprire la richiesta di cavi, con non poche tensioni geo-politiche. Paesi esportatori di rame e silicio divennero i potentati che ancora oggi sono.

La situazione oggi è assai diversa da quella di venticinque anni fa. Come già detto, le generazioni a noi precedenti, a differenza nostra, non erano affatto abituate a frequentare le biblioteche, le piazze e in generale i cosiddetti "centri di connessione". Oggi per accedere a qualsiasi tipo di dato, che sia una ricerca scolastica o una chat con un conoscente, o ancora una bacheca condivisa, occorre recarsi fisicamente in un centro di connessione, che sia per l'appunto una biblioteca, una piazza, un bar, e collegare il proprio dispositivo via cavo alle singole reti per caricare e scaricare informazioni.

L'importanza delle informazioni stesse è cambiata, o meglio la percezione della loro rilevanza: se prima si aveva a disposizione tutto e sempre, adesso raggiungere un'informazione di qualunque tipo richiede un certo impegno. Per fare una ricerca scolastica, ad esempio, occorre lavarsi, vestirsi, uscire di casa, prendere magari anche un mezzo, tutto per andare a collegare il proprio dispositivo alla rete. Anche condividere una semplice foto o un post sui social richiede minimo mezz'ora, a meno che non ci si trovi già nelle vicinanze di un centro di connessione. Se nel passato i nostri genitori pubblicavano e condividevano una quantità enorme di messaggi, foto, video, audio ecc, oggi si condivide tramite rete molto meno, e quel poco, di conseguenza, lo si sceglie ed elabora con molta più attenzione.

Chi è nato dopo il 2025 non ha conosciuto la comodità della connessione costante, ma, forse, conosce: la pazienza, l’attesa, la qualità delle relazioni. Toccherà alle nuove generazioni decidere se ricostruire il passato o immaginare un nuovo futuro, in cui la tecnologia sia uno strumento e non un rifugio. Il mondo è cambiato: ora spetta a noi cambiarlo ancora.

Aurora De Martiri
5 A
18/06/2050