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Zone grigie nelle relazioni: la situationship

Il termine situationship è sempre più diffuso tra lə giovanə della Gen Z per descrivere relazioni romantiche caratterizzate da ambiguità. Spesso, però, questo tipo di rapporto può risultare problematico per chi ci si ritrova dentro.

Il termine situationship è sempre più diffuso, soprattutto tra lə giovanə della Gen Z, per descrivere una forma di relazione romantica caratterizzata da ambiguità e indefinitezza in merito alle aspettative che si nutrono nei confronti dellə partner e dei rispettivi impegni.

Quando si vive una situationship ci si muove in zone grigie, i limiti sono sfumati ed è difficile capire quali siano le giuste mosse da fare. In questa tipologia di relazione ci sono una mancanza di confidenza e affetto che precludono determinate attenzioni o comportamenti, ma ci sono anche condivisione di tempo e di intimità che, invece, presupporrebbero un altro tipo di atteggiamento.

Con l'aumento dell'utilizzo delle app di dating, la situationship è la conseguenza più comune, sia che sia desiderata dal principio, sia che ci si ritrovi in mezzo per caso. 
I fattori che determinano la nascita di questo tipo di relazione possono essere molteplici: la paura dell’impegno, magari dovuta a una mancanza di esempi positivi di relazioni stabili, l’instabilità economica e l’incertezza sul futuro, soprattutto per quanto riguarda lə giovanə.

Molto spesso, però, la situationship nasce dal desiderio di esplorazione e sperimentazione di diverse dinamiche sentimentali, senza un impegno a lungo termine, avendo la possibilità di far evolvere la relazione in base alle circostanze.

Le situationships, quindi, possono funzionare se i membri della relazione condividono entrambə la stessa visione e lo stesso desiderio di libertà sentimentale.
Nel caso in cui, però, sentimenti più profondi entrino in gioco e uno dellə due voglia una stabilità, la situazione tende a complicarsi e subentrano sensazioni di incertezza, paura dell’abbandono e difficoltà nella comunicazione.

Dare un nome alle cose che conosciamo ed etichettarle può dare una sensazione di controllo, di sicurezza, all’interno di confini delineati e soprattutto farci sentire al riparo dal giudizio altrui.
Forse, però, i rapporti interpersonali non dovrebbero essere sottoposti a questa categorizzazione: in questo modo tendono a essere semplificati, quando, invece, le relazioni sono qualcosa di complesso ed estremamente unico. 
Categorizzare una relazione come situationship può essere un impedimento alla spontaneità e nell’autenticità, limitando la nostra esperienza personale e non dando il giusto valore alle connessioni umane che siamo in grado di creare.